domenica 31 agosto 2008

LA STORIA DEL CORVO CHE SAPEVA CONTARE FINO A 5


C'è un racconto che risale al settecento,citato da tutti gli studiosi delle abilità matematiche degli animali.
E' la triste storia di un corvo che viveva in una torre e che,per sua sfortuna sapeva contare solo fino a 5:

Un contadino voleva uccidere un corvo che aveva fatto il suo nido in cima ad una torre,riprendendo le sue dannose incursioni sui terreni del contadino.Questi pensò allora di chiedere aiuto ad un suo vicino. I 2 uomini armati entrarono insieme nella torre,ma poco dopo ne uscì soltanto uno.Il corvo però non sifece ingannare, e non ritornò al nido finchè non fu uscito anche il secondo contadino. Per riuscire ad ingannarlo entrarono poi 3 uomini e successivamente 4 e 5. Ma il corvo ogni volta aspettava che fossero usciti tutti prima di far ritorno al nido.Solo in 6 finalmente,i contadini ebbero la meglio,infatti il corvo aspettò che 5 di loro fossero usciti e quindi fiducioso rientrò sulla torre dove il sesto contadino lo uccise.

Questo significa che il corvo sapeva contare solo fino a 5?
Al di là di questo racconto e di ogni dubbio è quanto dimostrò 60 anni fa Otto Koehler,celebre etologo tedesco.Koehler è stato fra i primi studiosi delle abilità matematiche degli animali ad ottenere risultati scientificamente corretti.Protagonista di un suo famoso esperimento fu proprio un corvo,chiamato jacob.Al corvo venivano presentate diverse scatole con un coperchio sul quale erano disegnati un certo numero di punti.Il corvo doveva aprire quella scatola che presentava lo stesso numero di punti del cartoncino mostratogli.Alla fine Jacob sapeva distinguere 2,3,4,5,6 punti.Si tenga presente che i punti sul coperchio erano diversi,per forma e disposizione da quelli disegnati sul cartoncino.Koehler dimostrò così che gli uccelli erano in grado di confrontare 2 numerosità e di ricordare il numero di oggetti presentati in tempi successivi.

Il nostro cervello-sostiene Stanislas Dehaeme un matematico specializzato in psicologia cognitiva che si è dedicato allo studio della rappresentazione mentale dei numeri e della matematica ,esattamente come quello del corvo,è dotato da tempo immemorabile di una rappresentazione intuitiva delle quantità.
Gli animali sanno dunque contare,anche se non contano esattamente come noi,ma in un modo più approssimativo, più "vago".

Nel capitolo 2 del libro "noi e i numeri" si dice che gli animali,come l'uomo hanno una competenza numerica che ha fuzione adattiva,però viene sottolineato come l' avere il concetto di numero non significhi solo riconoscere che 3 banane e 3 mele hanno la stessa numerosità,ma che se mangio 1 banana me ne rimangono 2,in sostanza significa anche cogliere le relazioni tra di essi e saper svolgere delle operazioni.
Ciò che differenzia un bimbo per quanto piccolo da qualsiasi animale è la straordinaria capacità di acquisire e manipolare dei segni siano essi numerici o verbali.

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